Valutazione e Autovalutazione

L’autovalutazione d’Istituto per promuovere sviluppo migliorativo. Elaborazione del RAV.

“La vita e la storia di una scuola non sono sempre rappresentabili e leggibili all’interno di un atto formale. Ogni scuola è una sintesi di processi complessi, con radici profonde che quasi mai affiorano ordinatamente e sistematicamente, anche se si usano dispositivi e procedure ben collaudati. Leggere una scuola significa ricostruire biografie sommerse e storie antiche, fatte di persone e di comportamenti sedimentati e stratificati nel tempo”.

M. Spinosi

Le pratiche autovalutative, intese come processi attraverso cui un’organizzazione osserva criticamente se stessa per promuovere il proprio miglioramento, rappresentano uno strumento professionale prezioso per gli operatori scolastici. Coerentemente, esse costituiscono una delle espressioni più alte dell’autonomia delle scuole in quanto capacità di valutare criticamente il proprio operato, di apprendere dall’esperienza e di compiere scelte educative e didattiche in modo consapevole e responsabile.

L’autoanalisi d’Istituto costituisce una delle più significative modalità di valutazione interna. Tale processo si caratterizza come modalità peculiare con cui la scuola assume le proprie responsabilità educative e rende conto del proprio lavoro e dei suoi esiti.

Il processo autovalutativo risulta essere funzionale e strategico su due versanti distinti e complementari:

  • il versante della crescita professionale o dello sviluppo di competenza degli operatori interni (empowerment personale), in quanto feed-back sulle azioni poste in essere e base per una revisione delle proprie scelte;
  • il versante della crescita dell’organizzazione nel suo complesso (learning organization), in quanto opportunità di confronto della visione interna con termini di riferimento esterni.

La nostra scuola impiega pratiche autovalutative volte a:

  • valorizzare l’identità della scuola (le strategie autovalutative come strumento attraverso cui la scuola interroga se stessa, il proprio funzionamento, e in tal modo riconosce le proprie peculiarità e i propri difetti);
  • fornire una struttura concettuale e operativa all’azione di cambiamento ai diversi livelli dell’essere e del fare scuola: dimensione didattica, organizzativa, di gestione finanziaria (le strategie autovalutative come base informativo-conoscitiva attraverso cui passare dall’individuazione delle criticità all’elaborazione di ipotesi migliorative);
  • consentire un controllo sistematico dei risultati (le strategie autovalutative come occasione di verifica e di revisione interna);
  • legittimare l’autonomia della scuola (le strategie autovalutative e i loro esiti come segno del “farsi carico”, da parte della scuola, dei risultati del proprio lavoro e del “renderne conto” ai soggetti interni ed esterni).

In base alla normativa vigente, con espresso riferimento al D.P.R. 80/2013, alla C.M. 47/2014 e alla D.M. 11/2014, gli Istituti devono assumere la Valutazione di Sistema secondo un’articolazione ben definita, sperimentata dal nostro Istituto nell’ambito del Progetto Vales nel corso del triennio 2012-’15:

  • Fase dell’AUTOVALUTAZIONE (elaborazione del Rapporto di Autovalutazione a cura del Nucleo di Valutazione Interno - NIV)
  • Fase della VALUTAZIONE ESTERNA (l’Istituto viene osservato criticamente da un Nucleo di Valutazione Esterno, il NEV, al fine di ricevere indicazioni e suggerimenti a supporto del processo di miglioramento)
  • Fase dell’elaborazione e realizzazione del Piano di Miglioramento da parte dell’Istituto
  • Fase della RENDICONTAZIONE SOCIALE (passaggio, volto a coinvolgere Famiglie e Territorio nella lettura degli esiti formativi promossi dall’istituzione scolastica)

Il triennio 2019-’22 è stato profondamente segnato dall’emergenza sanitaria e, come prevedibile, anche la valutazione di sistema dovrà, nei prossimi anni, ridefinire bisogni, priorità, traguardi e obiettivi in rapporto ai dati locali e nazionali relativi alle conseguenze della pandemia sui processi di insegnamento-apprendimento.

A questo proposito, il triennio 2022-’25 è stato pensato e progettato in forte continuità con il precedente. Si è mantenuto lo sfondo unitario “CON-esserci. Apprendere ad aver cura delle relazioni”, integrandolo con l’attenzione a “educare al futuro”: si tratta di aiutare bambini e ragazzi a dare senso al presente e a dare forma e direzione a sogni e aspirazioni.