RAV-Rapporto di Autovalutazione

Analisi del funzionamento della Scuola per individuare priorità di sviluppo.

Tipologia

Documento didattico

Descrizione estesa

Il RAV fornisce una rappresentazione della scuola attraverso un'analisi del suo funzionamento e costituisce inoltre la base per individuare le priorità di sviluppo verso cui orientare il piano di miglioramento.

Licenza

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Info

Individuazione delle priorità di miglioramento “a lungo termine” (triennio 2022-‘25)

L’ultimo Rapporto di Autovalutazione redatto dall’Istituto identifica le seguenti priorità, con i connessi traguardi:

Vai al Rapporto di Autovalutazione triennio 2019-'22

ESITI STUDENTI

Descrizione delle priorità

Descrizione del traguardo

Risultati

nelle prove

standardizzate

nazionali

Migliorare l'EFFETTO SCUOLA mantenendo gli esiti INVALSI su valori pari o superiori alle medie nazionali, regionali e di macroarea.

L'EFFETTO SCUOLA si attesta sulla fascia "positivo" o "leggermente positivo" rispetto ai riferimenti regionale, nazionale, di macroarea nelle quinte Primaria e nelle classi terze Sec. I gr., in Italiano e in Matematica. Nella rendicontazione sociale saranno considerati in particolare i risultati raggiunti in ITALIANO nelle classi terze Sec. I gr.

 

 

Competenze

chiave europee

Migliorare le seguenti capacità:

IMPARARE AD IMPARARE

-       saper organizzare il proprio apprendimento mediante una gestione efficace di tempo, informazioni e abilità, sia a livello individuale che in gruppo;

COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE

-       saper negoziare (confrontarsi, discutere, scambiare, collaborare) quale abilità di base comune ai profili delle competenze chiave imparare ad imparare e competenze sociali e civiche.

Il 100% delle sezioni/classi impiega le rubriche valutative relative alle competenze chiave

  • imparare ad imparare
  • competenze sociali e civiche

quali strumenti  di autoregolazione.

 

La priorità relativa agli esiti della Prova Nazionale è motivata dall'analisi dei dati restituiti da INVALSI negli ultimi anni: dopo un percorso rigoroso di confronto e condivisione delle epistemologie disciplinari e delle connesse didattiche, ci interessa definire a livello di istituto modalità di lavoro volte a valorizzare e promuovere il potenziale formativo dei nostri allievi, a maggior ragione dopo il lungo periodo di sospensione della didattica in presenza.

In prospettiva sociocostruttiva, per favorire apprendimento significativo riteniamo importante:

a.      curare il sistema delle relazioni (tra allievi, tra docenti e allievi, tra scuola e famiglia) non solo “dentro”, ma anche “fuori” il contesto scolastico;

b.   consolidare l'attivazione diffusa di opportunità di recupero e di potenziamento quale forma di servizio stabilmente offerto per la promozione dell'apprendimento.

 

Rispetto alla priorità relativa alle competenze chiave Imparare ad imparare e Competenze sociali e civiche, essa è motivata dalla consapevolezza, maturata in sede di collegio unitario, dell'importanza nella "società conoscitiva" di promuovere la capacità di apprendimento autonomo, intrinsecamente motivato e percepito come risorsa per migliorare sé stessi e il mondo in cui viviamo. Ci interessa fare in modo che gli allievi sperimentino protagonismo, piacere euristico e spirito di servizio nell'avventura dell'apprendere, proposta in contesti che risultino sensibili ai discenti grazie a una pluralità di mediatori e di sollecitazioni critico-riflessive.

 

Obiettivi intermedi (“di processo”)

AREA DI PROCESSO

Descrizione dell’OBIETTIVO DI PROCESSO

CURRICOLO,

PROGETTAZIONE

E VALUTAZIONE

  • Esplicitazione, nei percorsi disciplinari, del riferimento alla SOSTENIBILITA' e agli atteggiamenti su cui si sviluppa il progetto educativo della scuola (EMPATIA, AUTOCONTROLLO, GRINTA, INTEGRITA', CAPACITA' DI ABBRACCIARE LE DIFFERENZE), con le corrispondenti rubriche valutative.
  • Stabilizzazione della progettazione per competenze "a ritroso", integrando nella progettazione l'impianto valutativo.
  • Messa a sistema in verticale di impianto e dispositivi/strumenti di valutazione formativa (matrice progettuale degli interventi didattici, repertori di prove, modelli di feedback e di giudizio descrittivo), adeguando coerentemente il registro Elettronico.
  • Condivisione e impiego sistematico di profilo e rubriche valutative relative alle competenze IMPARARE AD IMPARARE e COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE.

AMBIENTE DI

APPRENDIMENTO

  • Cura del setting d'aula in base di criteri e strategie di matrice sociocostruttivista (esperienza diretta, pratiche dialogiche/negoziali, valorizzazione del gruppo, disponibilità e impiego di una varietà di risorse, recupero della conoscenza pregressa, compiti sfidanti, produzione di mappe/sintesi, metacognizione, autovalutazione).

INCLUSIONE E  

DIFFERENZIAZIONE

  • Condivisione e impiego collegiale di strumenti/strategie didattiche inclusive in sinergia con le risorse sostegno assegnate alle sezioni/classi e con i docenti di Italiano come L2 e di Intercultura.
  • Revisione dei processi e dei materiali relativi all'accoglienza degli allievi con scarsa padronanza della lingua italiana.
  • COSTITUZIONE, nell'Istituto, DI UN GRUPPO DI LAVORO (DOCENTI E CONSULENTI/FIGURE DEL TERRITORIO in ambito psicopedagogico, logopedico, socio-assistenziale) per la diagnosi precoce delle difficoltà di apprendimento e per la prevenzione del disagio e della dispersione scolastica.

CONTINUITÀ E

ORIENTAMENTO

  • Adeguamento in verticale del Curricolo d'Istituto nelle annualità ponte (5 - 6 anni; 10 -11 anni).
  • Elaborazione in verticale e condivisione a livello d'Istituto del profilo della competenza "IMPARARE AD IMPARARE" (anche in riferimento al modello europeo LifeComp), corredato di specifica rubrica valutativa.

ORIENTAMENTO

STRATEGICO

E ORGANIZZAZIONE

DELLA SCUOLA

  • Messa a sistema delle modalità di lavoro dello Staff di Direzione e dei Gruppi di Coordinamento per ordine di scuola (approccio dialogico, leadership distribuita, promozione dell'autonomia operativa).
  • Progettazione e cura del coinvolgimento dei docenti nei processi collegiali, con particolare attenzione alla preparazione dei Collegi Unitari.
  • Cura del monitoraggio e della condivisione collegiale dei processi di revisione e della connessione tra PTOF, RAV, Piano di Miglioramento (PdM), Piano di Formazione (PdF).
  • Messa a sistema di "dispositivi interni" di accoglienza, accompagnamento e supporto al Personale Docente e ATA.

SVILUPPO

E VALORIZZAZIONE  

DELLE RISORSE UMANE

  • Stabilizzazione dei criteri di elaborazione del Piano di Formazione in base ai bisogni formativi sia personali che dell'Istituto.
  • Includere nella formazione in servizio interventi e percorsi volti a promuovere il ben- ESSERE e il ben-STARE nella comunità professionale, il superamento dei conflitti, la resistenza al cambiamento, la disponibilità ad esprimersi, comunicare e collaborare.
  • METTERE A SISTEMA UN MODELLO DI FORMAZIONE RIFLESSIVO, caratterizzato dalla circolarità effettiva di teoria e pratica ("APPRENDISTATO CRITICO": studi di caso, riflessione sulle pratiche, interrogandosi su comparabilità e trasferibilità degli approcci e dei metodi impiegati) per favorire lo sviluppo di EXPERTISE DIDATTICA.
  • Includere nella formazione in servizio interventi e percorsi volti a promuovere il ben- ESSERE e il ben-STARE nella comunità professionale, il superamento dei conflitti, la resistenza al cambiamento, la disponibilità ad esprimersi, comunicare e collaborare.

INTEGRAZIONE

CON IL TERRITORIO

E RAPPORTI

CON LE FAMIGLIE

  • Individuazione, nel Patto di Comunità territoriale, di linee d'intervento comuni, coerenti con il principio della sostenibilità e con il progetto educativo della scuola, relative a: prevenzione e contrasto di povertà educative, svantaggio, dispersione scolastica; promozione di una cultura di accoglienza delle diversità e di inclusione piena.
  • Realizzare un percorso formativo di ricerca-azione tra scuola-famiglia-territorio, alternando momenti comuni e interventi mirati sul target, ponendo a tema l'emergenza educativa del nostro tempo e le prospettive aperte dalla riflessione internazionale.
  • Condivisione territoriale: 1. del curricolo di Educazione civica, basato sul profilo di competenza e sulla rubrica valutativa della competenza chiave "Competenze sociali e civiche"; 2. del profilo e della rubrica valutativa della competenza chiave "Imparare ad imparare".

 

L'esperienza degli ultimi anni ha posto in evidenza la seguente necessità: per garantire la "sostenibilità" del nostro progetto di scuola, si tratta di porre ogni allievo nella condizione di sviluppare il proprio potenziale formativo, di sentirsi protagonista e imprenditore del proprio percorso di apprendimento, di sperimentare gli apprendimenti come risorsa per migliorare i contesti di vita. Al riguardo, il nostro Istituto considera strategico investire su due dei quattro pilastri dell’educazione individuati dal memorabile e sempre attuale Rapporto Delors: "imparare a CONOSCERE " e "imparare a CONVIVERE".

Crediamo che le priorità individuate, relative al miglioramento dell’effetto scuola e all'assunzione piena delle competenze chiave "imparare ad imparare" e "competenze sociali e civiche", possano essere traguardate:

-    sia attraverso un'organizzazione rigorosa delle attività per ambiti disciplinari, da far convergere nel curricolo verticale per competenze,

-          sia nella pianificazione strategica della formazione, da proporre e da attuare come attività di studio, ricerca e sperimentazione.

Il Piano di Miglioramento, in tal senso, si prospetta come opportunità di crescita professionale di ciascun soggetto della comunità scolastica e di crescita organizzativa della scuola con e per il suo territorio.

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